I guardiani dell'orto


CARLA FUSARO - I Guardiani dell’Orto

Scrive Carla Fusaro:”I Guardiani dell’Orto sono  fiori fantastici, rappresentazioni simboliche di quelle folte vegetazioni che in montagna si fondono alle specie floreali multicolori.  In quelle forme sinuose ed eleganti ho intravisto i profili antropomorfi della  nostra presenza nella natura di cui dobbiamo essere gelosi custodi..”.


La premessa di questa raffinata autrice contemporanea ci permette di entrare con discrezione e curiosità nelle trame dei suoi eleganti arabeschi fitomorfici. Su originali pannelli si snodano i profili di un giardino incantato, steli dal fogliame lungo e oscillante come le movenze kabuki, grandi petali carnosi con sfumature iridescenti , corolle pulsanti di vitalità  che avvolte da una parvenza “umana” ci conducono verso  un’ arcana quanto affascinante atmosfera surreale. Strane forme, immagini del mondo fluttuante tipiche dei Kacho-ga (per citare l’opera il grande maestro giapponese Hiroshige),  creature sinuose e verticali che emergono da ricordi ancestrali, fiori e piante che s’inerpicano all’interno della psiche e dalla quale Carla Fusaro coglie i magici riflessi. Si rimane sbalorditi: un’attrazione viscerale ci porta ad accarezzare quei segni fluenti , ad odorare quei  variopinti boccioli , a farceli amici malgrado la loro attraente ma distaccata fierezza.  Il tocco sapiente della pittrice procede senza indugio. L’arte e l’amore per la natura si fondono in un’estrosità creativa senza limiti che punta attraverso la fantasia e le suggestioni della pittura orientale, a soggetti sensuali e insieme eleganti fino a richiami araldici  che uniscono mirabilmente l’ incanto del soggetto alla metamorfosi  di una forma organica. Quello di Carla Fusaro è un percorso pittorico –ma oserei dire anche filosofico-  che fonde il naturalistico ed il concettuale, intrecci desunti dalla natura che nelle loro verticali modulazioni dinamiche toccano la sfera di un armonia che si potrebbe definire classica, cioè esistenziale . I Guardiani dell’Orto, dai curiosi nomi umanizzati,  nelle tante evoluzioni del loro essere oltrepassano la consistenza sensoriale per assumere una dimensione spirituale dove tutto si combina in un profilo  misterico. Gli austeri testimoni della natura diventano fluttuanti, quasi mossi da un vento leggero, ondeggiano e si espandono nello spazio, s’innalzano verso il cielo, proiettano l’energia primaria della terra verso l’universo. Nel sottile gioco degli incastri formali e delle compenetrazioni, Carla Fusaro coglie la spontaneità e la parvenza di una linfa vitale che si volge armoniosamente nello spazio, memore probabilmente delle esperienze di Ernst o Tanguy; da qui si  libera una trasmutazione organico-umana di esseri che silenti e meravigliosi attendono all’ordine misterioso della vita cosmica. Sentiamo di essere –noi stessi- parte integrante di questa realtà, tra materia e spirito,  riflessi spontanei di una raggiunta perfezione esistenziale.

Gennaio 2017                            Gabriella Niero